Dei dodici brani contenuti, alcuni sono appartenenti alla tradizione, altri poco conosciuti dal grande pubblico, altri ancora alla prima edizione.
IN
SU MONTE GONARE (Tradizionale)
Melodia popolare databile approssimativamente alla fine del 1800. Il testo fa parte dei "Muttos de amore" e, secondo alcuni, è da attribuirsi al poeta-avvocato di Sarule Salvatore Sini anche se tale ipotesi non è stata dimostrata. Nel breve testo, il protagonista esterna i propri sentimenti, quasi confessando a se stesso che per la donna amata si è pronti a fare qualunque cosa, anche estrema. Il sentimento struggente e romantico, che combatte con la paura di non poter avere il proprio bene.
AS
SEMENADU IN MARE (M.Sannia - F. Masala)
La musica composta da Marisa Sannia su testo tratto da una poesia del grande Francesco Masala, è una struggente invocazione di amore . La preghiera che non ottiene risposta è come una delusione: "hai seminato in mare"ne è la triste constatazione.
MINYONA
MORENA (N. Cacciottolo-G. Badalotti)
Canzone algherese, la cui composizione è attribuita a Natale Cacciottolo e Giovanni Badalotti.Alcuni però ne fanno risalire le origini al 1800.E una classica serenata che esprime amore disperato, non corrisposto dallamata. Da sempre cantata a livello popolare e nelle prime commedie musicali in vernacolo alla fine degli anni 40, compare per la prima volta in discografia nel 1972 nell LP "Alguer Canta" del Coro Barceloneta diretto da Natale Leone.
SU
BOLU E SASTORE (T. Puddu)
Parole e musica composte da Tonino Puddu nel 1976. Prima esecuzione e registrazione discografica del Coro Ortobene di Nuoro, nel 1980. Nelle giornate di mezza stagione il falco che si libra alto nel cielo, quasi immobile e con le ali spiegate, è limmagine di tranquillità e di pace che ha ispirato lautore. E la ricerca continua della serenità e della felicità fatta di cose semplici e schiette quali appunto "sanzelu meu" che ciascuno di noi vorrebbe raggiungere.
DEUS
TI SALVET MARIA (Tradizionale)
Di antica tradizione popolare, entrata nel repertorio soprattutto della Barbagia, è certamente più autentica la versione in logudorese. Recentemente ne è stata trovata una versione con testo in castigliano nella raccolta della Corona di Spagna, tanto che alcuni affermano che lì siano da ricercarsi le origini di questo canto, anche se si tratta di tesi al momento non adeguatamente approfondite.
EL
CANT DELS AUCELLS (Tradizionale)
Antico canto popolare catalano, raramente cantato ad Alghero se non da qualche appassionato di canti e tradizioni popolari, è stato ripreso, in anni recenti, ad opera del Coro Polifonico Algherese. E invece conosciutissimo in Catalogna, dove è presente nel repertorio di tutti gli artisti: da ricordare la memorabile esecuzione dell"Orfeo Català" armonizzata da Luis Millet, gli assolo al violoncello di Pablo Casals (era uno dei "bis" più frequenti) sino alle più recenti registrazioni di Maria del Mar Bonet e Marina Roussel. Il testo è incentrato sulla nascita di Gesù annunciata dal canto delle varie specie di uccelli, anche se tale canto non è particolarmente legato alla tradizione di Natale.
A DIOSA
(Non poto reposare) (L. Rachel - S. Sini)
Canzone composta nel Marzo del 1921 dal musicista nuorese Luigi Rachel su testo di Salvatore Sini. Prima esecuzione sia in pubblico che in disco del cantante Ciccheddu Mannoni, poi ripresa negli anni 60 dal Coro Barbagia nellLP "Sardegna Canta e Prega"(RCA). Un messaggio damore concepito e scritto nella struttura di un canto popolare. Vagheggiato in un momento di grande sensibilità umana e certamente di grande malinconia, il poeta ne ha fatto un canto irripetibile che, ancora oggi, nulla ha perso della sua originaria freschezza.
Canto della Gallura che tre origine da un antico canto Corso di lamento. La musica con la quale è entrato nella nostra tradizione è stata in parte ispirata da una registrazione dei primi anni 50 fatta dal cantante corso Tino Rossi, poi ripresa in Sardegna dal cantante Ciccheddu Mannoni che ne ha fatto una "sua" versione, diffondendo il canto alla corsicana così come si è affermato nella nostra tradizione. IL testo, che esprime il "lamento" di una donna per il marito che vive alla macchia da latitante, è nato da improvvisazioni di palco, tanto che esistono centinaia di differenti strofe.
SUERZU (Pieromarras
- P. Pillonca)
Brano inedito composto da Piero Marras su testo di Paolo Pillonca che descrive in maniera suggestiva le emozioni, gli stati danimo e le sofferenze di una quercia che nella sua lunga e tormentata esistenza assiste al succedersi degli eventi.
DURCHE
TERRA MIA (A. Costa - S. Strinna)
Composto dal musicista Antonio Costa, già autore di "Badde Lontana" e dal poeta di Osilo Antonio Strinna. Si tratta di una composizione scritta appositamente per la "Corale L. Canepa" di Sassari. Il testo, in logudorese, si potrebbe definire "la metafora di un viaggio nel tempo: il viaggio di un sogno, di una voce, di unisola".
NON
MI GIAMEDAS MARIA (Tradizionale)
Tale canto di origine popolare, fa parte dei "Gosos della Passione" e viene intonato il più delle volte in occasione dei riti del Venerdì Santo. Un urlo di dolore, la volontà di tuffarsi e di confondersi col figlio morto. Tutto il pathos di Maria, che Maria non vuole più essere: " .chiamatemi lafflitta, madre di dolore ." E il popolo risponde, facendo da eco.
CANÇO DHIVERN
(E. Riccardi - A. Colledanchise)
Canzone in catalano-algherese, composta dal musicista Enrico Riccardi su testo dellautore algherese Antonello Colledanchise, per il baritono Paolo Zicconi. Una pioggia di pensieri cade dentro al cuore e riporta alla memoria una infanzia vestita di suoni del mare e di vecchie canzoni. Ritorna alla mente un amore lontano, ma cosa vuole questa notte dinverno? Viviamo lestate!" I musicanti stanno già intonando canzoni fatte di sole".
I
BRANI |
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